San Quirico d’Orcia è un piccolo e tranquillo borgo situato in Val d’Orcia,
Vi ricordate una fila di cipressi nel mezzo delle colline toscane con un cielo terso? Un’immagine da cartolina, vero? Quei cipressi famosi per le loro semplicità si trovano nel comune di San Quirico e rappresentano la Toscana e l’Italia in tutto il mondo. Il borgo è oggi molto noto ma aveva una certa rilevanza sin dai tempi antichi. Già nel 300 a.c. le prime confraternite si erano stanziate nel paese che a quel tempo veniva chiamato Ena.
Sulla via Francigena
Essere uno dei punti di riferimento della via Francigena e un luogo di sosta per i mercanti umbro-marchigiani che si dirigevano a Firenze, fece acquisire a San Quirico, dal medioevo in poi, ancora una maggiore notorietà. Il borgo viene anche citato dall’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, durante il suo viaggio nella via Francigena e lo definisce “Sce Quiric”. Il paese ha sempre giocato un ruolo focale nell’economia della Val d’Orcia.
I moderni pellegrini sono in grado di rivivere la storia del borgo, insieme alla sua unicità, addentrandosi nelle viuzze del centro storico. L’edificio che maggiormente salta agli occhi è la “Collegiata”. Si tratta di una luogo di culto in stile romanico dedicato ai santi Quirico e Giulitta. Al suo interno vi è custodita una meravigliosa pala quattrocentesca raffigurante la Madonna col bambino, gli angeli e i santi di Sano di Pietro.
Proseguendo la passeggiata nel borgo, troviamo altri edifici storici e scorci accattivanti. Nella chiesa di San Francesco è custodita un opera di Andrea della Robbia in terracotta. Il palazzo Chigi e il palazzo pretorio hanno una struttura architettonica particolare che li fa emergere tra gli altri palazzi. La chiesa di Santa Maria Assunta, anch’essa in stile romanico, possiede al suo interno un originale gioco di luci e ombre. Qualora vi vogliate rinfrescare dal sole battente, rifugiatevi negli Horti Leonini. Un’attrazione esclusiva. Si tratta di un bellissimo giardino all’italiana donato da Francesco de’ Medici e realizzato da Davide Leoni nel 1500. Dalle mura fortificate si ha anche una vista mozzafiato sulla Val d’Orcia.
Appena fuori da San Quirico d’Orcia, ci sono due spot che sicuramente vale la pena visitare. La Cappella della Madonna di Vitaleta è un chiesa tardo-rinascimentale costruita nelle colline toscane. Un’immagine suggestiva che non può che suscitare emozioni al turista. Per molti anni fu luogo di adorazione della Vergine della Consolazione. L’altro posto degno di nota è Bagno Vignoni. È una frazione di San Quirico che possiede una incredibile piazza a dir poco straordinaria. Nel centro di essa è infatti presente una vasca di acqua calda termale.
Nel borgo valdorciano, oltre alla storia, vi sono anche molti eventi che durante l’anno ravvivano le giornate dei paesani. Partiamo da alcune feste che hanno il potere di stimolare il palato dei viandanti. Ad aprile si svolge l’Orcia Wine Festival, dove i migliori produttori di vino doc della valle propongono i loro vini in assaggio. A dicembre, invece, si festeggia l’olio novo nella “festa dell’olio”. Stand, profumi e sapori accompagnano i turisti insieme a spettacoli folkloristici.
“Un Bagno di Birra” è proprio quello che ci vuole nelle calde giornate estive di luglio. Vi è infatti possibile degustare le migliori birre artigianali toscane. Per gli appassionati di arte moderna, viene svolta una mostra di sculture negli Horti Leonini chiamata “Forme nel verde”. Però, la festa più rappresentativa e particolare è la “Festa del Barbarossa”, la quale concerne una rievocazione storica dell’incontro tra Papato e Impero. La popolazione è in festa e vengono svolte varie gare di tiro con l’arco tra le quattro contrade. Al termine, soltanto una di esse vincerà le ambite brocche dell’imperatore.