Piancastagnaio è un paese di montagna ben curato, tranquillo in un perfetto equilibrio tra storia e natura. Circondato dalle antiche mura, il suo centro storico si snoda attorno alla imponente Rocca Aldobrandesca che rappresenta una delle attrazioni principali del paese.
Ma questo piccolo borgo, di circa 4000 abitanti, ha anche la caratteristica di essere ricco di imponenti alberi di castagno ancora oggi visibili in tutto il paese e dai quali deriva il suo nome. Un paese che saprà ben accogliere chi è alla ricerca di un soggiorno tranquillo.
Cosa vedere a Piancastagnaio
Ci sono molte cose da vedere, in ambito religioso, civile e naturalistico. Sicuramente la rocca, le chiese ed il centro storico sono assolutamente da non perdere. Di seguito trovate un elenco di punti di interesse che vi consigliamo di visitare:
- Rocca Aldobrandesca
- Santuario della Madonna di San Pietro
- Chiesa di San Filippo Neri
- Chiesa della Madonna delle Grazie
- Pieve di Santa Maria Assunta
- Chiesa di San Francesco
- Palazzo Bourbon Del Monte
- Miniere del Siele
- Riserva naturale del Pigelleto
Tradizioni e Folclore
Da non perdere è sicuramente il caratteristico Palio delle Contrade, che ogni anno, il 18 agosto, vede sfidarsi i quattro rioni Coro, Voltaia, Borgo, Castello per aggiudicarsi lo stendardo della vittoria. Il periodo che precede il Palio è caratterizzato da vari eventi che cambiano ogni anno, organizzati dalle singole Contrade.
Da segnalare anche “Asta e bacchetta”, manifestazione che dal 2006 premia la coreografia della contrada migliore è che si svolge prima del Palio stesso.
Una menzione particolare va fatta alla tradizionale festa della Castagna chiamata “il Crastatone” che si svolge nei primi giorni di Novembre di ogni anno e che richiama migliaia di turisti dalle zone limitrofe. Tutti i prodotti tipici basati sulla castagna presentati tra le vie del centro storico, ricco nell’occasione di mercatini, buon vino e tanta musica.
Cenni storici
Qualche cenno sul passato per stimolare la vostra curiosità ed indurvi ad approfondire, ci sembra doveroso farlo. Fin dal VII secolo questo borgo fa parte dei possedimenti legati all’Abbazia del Santissimo Salvatore, situata nel paese di Abbadia San Salvatore. Fu ottenuta in feudo dagli Aldobrandeschi di Sovana; estintisi questi ultimi il comune divenne feudo di Orvieto prima e di Siena poi, cui rimase fedele fino alla metà del 1500, anni in cui la stessa Siena si vide sopraffare da Firenze. Dato successivamente in feudo a diversi destinatari, il comune conquisterà la sua indipendenza nel 1777.
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