Il Palio delle Contrade in onore della SS. Madonna delle Grazie si corre l’8 settembre a Castel del Piano ed è una delle manifestazioni più importanti che si svolgono sul Monte Amiata, in provincia di Grosseto. Sono molte le persone che hanno lasciato Castel del Piano e tornano, con un pizzico di nostalgia, proprio in occasione del Palio per vivere la girandola di emozioni che nasce dal radicato senso di appartenenza alla propria Contrada. I festeggiamenti iniziano la domenica che precede l’8 settembre con la presentazione del Palio alla popolazione e la consegna, da parte del Sindaco al Parroco, che lo custodirà nella Chiesa della Madonna delle Grazie fino al giorno del Palio. Durante la settimana le Contrade propongono giochi popolari. Il 6 settembre si corrono le batterie da cui usciranno i 14 cavalli, tra cui i capitani sceglieranno i 4 cavalli che correranno il Palio. Questi 4 cavalli saranno assegnati alle Contrade tramite sorteggio. I fantini vengono scelti nella stessa giornata, ma le Contrade hanno tempo fino alle 12.00 del giorno 8 per confermarli.
La prima prova del Palio
Il 7 pomeriggio si corre la prima prova del Palio, mentre la seconda si corre la mattina dell’8, dopo la messa e prima del corteo storico. Successivamente, in tutte le Contrada c’è la benedizione del cavallo. Dall’assegnazione al momento del Palio, ogni cavallo è affidato al Barbaresco che, col suo cavallo, trascorre anche le due notti che precedono il Palio, nella stalla della Contrada. Il ruolo del Barbaresco è fondamentale perché è il responsabile della salute psico-fisica del cavallo e la vittoria dipende anche dalla cura che lui saprà prendersi del cavallo, accudendolo in ogni sua necessità, dalle passeggiate all’aperto alla pulizia quotidiana, senza dimenticare tutte le necessità di cui il cavallo può avere bisogno.
Perché il vero protagonista del Palio è proprio il cavallo, fin dalle origini del Palio. Sul portale del Comune di Castel del Piano si legge che le origini del Palio risalgono alla “Fiera di Merci e Bestiame” del 9 settembre 1402, su concessione della Repubblica di Siena, che aveva conquistato il paese nel 1331, per mano del famoso Guidoriccio da Fogliano. L’illustre storico, accademico dei Georgofili, Ildebrando Imberciadori (1902-1995), ha ipotizzato che le prime corse, dette carriere, possano essere iniziate proprio in quel periodo, come sfide tra i mercanti e i barrocciai accorsi per la grande festa.
Le origini
Grazie alla leggenda legata alla SS. Madonna delle Grazie (pregevole opera su fondo oro attribuita al quattrocentista senese Sano di Pietro), secondo la quale nel 1430, durante una delle frequenti guerre tra Siena e gli Aldobrandeschi, quattro soldati di Castel del Piano furono salvati grazie all’intervento della Vergine Maria, dal 1431 il Palio diviene principalmente una festa religiosa. Nella sua connotazione attuale, con le 4 contrade Borgo, Monumento, Poggio e Storte, lo si corre dal 1968 ma dagli ultimi studi, la data di nascita del Palio delle Contrade di Castel del Piano sembra possa risalire già all’adunanza del 14 luglio 1765 della Deputazione della SS. Madonna delle Grazie, nel quale “fu determinato farsi un Palio di valore circa quindici scudi da giuocarsi alla Corsa dei Cavalli quando potrà riuscire nelle Storte”.
E infatti il Palio fu corso il 7 luglio 1771, in occasione dell’incoronamento della Santissima Madonna delle Grazie da parte del Granduca di Toscana Leopoldo di Lorena e fu vinto dalla Comunità di Montenero. Si può, quindi, dire che la “carriera” di Castel del Piano ha assunto da quell’anno la struttura attuale. Infatti da allora le carriere, nel quadro delle festività ‘ciole’, continuarono per tutto l’Ottocento e i primi del Novecento. Nel dopoguerra proseguirono le corse nella storica Piazza Garibaldi, con gare e premi, ma senza Contrade, Comunità e Comuni. Nel 1967 fu decisa una radicale trasformazione delle corse dei cavalli in Palio delle Contrade, scelte per affinità di territorio e tradizionali divisioni in rioni, che si è corso per la prima volta l’8 settembre 1968. Nel 1990 è avvenuta la rifondazione del Palio, con l’introduzione di molte novità regolamentari e con l’aggiunta di un colore di listatura alle insegne di ogni Contrada, legato alla tradizione delle Compagnie laicali.
Luisa Rosini
Si ringrazia per la foto Marco Conti di Amiatanews.it